(ANSA) – ROMA, 28 NOV – La Camera ha approvato la pregiudiziale di costituzionalita’ sulla pdl che istituisce il Registro pubblico delle moschee e l’Albo nazionale degli imam. “La liberta’ religiosa e’ un diritto universale: istituire un registro solo per i musulmani e’ palesemente anticostituzionale – sostiene la deputata Milena Santerini di ‘Democrazia Solidale-Centro Democratico’ – Il pluralismo religioso in Italia e’ ormai un dato di fatto: ci sono i musulmani italiani come i cattolici italiani, gli ebrei italiani o i buddhisti italiani. La strada da seguire non e’ dunque quella di ghettizzare i culti, ma di tutelarli tutti valorizzando i principi di laicita’ e di uguaglianza tra le confessioni religiose. Il recente Patto per un Islam italiano, che vede una concreta assunzione di responsabilita’ da parte delle comunita’ musulmane, va in questa direzione: quella dell’integrazione, che garantisce davvero la sicurezza sociale. Cosa che purtroppo non sta avvenendo in Regione Lombardia, dove le moschee rischiano di essere discriminate. Emblematico il caso della moschea da costruire a Sesto San Giovanni ostacolata da mille cavilli”.(ANSA). FEL-COM 28-NOV-17 20:23
Avvenire: ‘Ora attuare la legge sui minori non accompagnati’
Giorno: ‘in città 800 minori soli: pronti i tutor’
Corriere: ‘300 tutor per i ragazzi in fuga’
Intervengo su Opendemocracy sui filtri del web
Radio Radicale: registrazione presentazione del libro: ‘ Da stranieri a cittadini
Milano- 6 ottobre: tavola rotonda: competenze interculturali e accoglienza di richiedenti asilo e rifugiati.
I diritti fondamentali, come quello di culto, devono essere garantiti al di là dei regolamenti.
La giunta del Comune di Sesto San Giovanni nega alla comunità musulmana locale l’uso del Palasport per celebrare la “festa del sacrificio”, come avveniva dal 2010. La festa era condivisa con esponenti della chiesa locale ed altre comunità religiose e mai aveva causato problemi di ordine pubblico. La Giunta ed il sindaco si trincerano dietro il regolamento stilato per la nuova gestione, che però non è ancora entrata in vigore e richiede 60 giorni di preavviso. Ma, anche se fosse già vigente questa regola, l’amministrazione sestese, non concedendo deroghe, pare voler lanciare al proprio elettorato il messaggio che non c’è spazio per i musulmani in città, reiterando le decisioni preannunciate in campagna elettorale e poi effettivamente assunte di non concedere uno spazio in cui la comunità islamica avrebbe costruito a proprie spese una moschea.
Come presidente della ‘No Hate Coalition’ del Consiglio d’Europa, mi pare che quanto sta accadendo a Sesto mandi un segnale molto inquietante, lasciando in balia di regolamenti e giunte comunali diritti fondamentali sanciti dalla nostra costituzione come la libertà di culto. Auspico dunque che prevalga la saggezza è che sia data alla comunità musulmana, ed a tutti i sestesi che condividevano questo momento di festa, la possibilità di celebrarlo come negli scorsi 7 anni al Palasport.
ANSA NAZIONALE – Migranti in piscina: Santerini, no a chi sparge odio
Migranti in piscina: Santerini, no a chi sparge odio Deputata di Des-Cd esprime solidarieta’ a Don Biancalani (ANSA) – ROMA, 26 AGO – “Esprimo tutta la nostra solidarieta’ a Don Biancalani e alla chiesa che accoglie e lavora non solo ‘per’, ma anche ‘con’ gli immigrati e rifugiati. Evidentemente si cerca di intimidire chi dimostra che l’integrazione e’ gia’ possibile e sono piu’ cittadini loro dei neofascisti o di chi sparge odio e razzismo”. Lo afferma la deputata del gruppo Democrazia Solidale-Centro Democratico Milena Santerini, coordinatrice dell’Alleanza parlamentare contro l’intolleranza e il razzismo del Consiglio d’Europa.(ANSA). SCA-COM 26-AGO-17 11:56
Migranti: Santerini, grati a don Mussie Zerai Indagato per “reato umanitario”, solidarieta’ criminalizzata
(ANSA) – ROMA, 10 AGO – “Da anni don Mussie Zerai e’ noto per essere colui cui i profughi che fanno i viaggi della speranza mandano ‘sos’ o telefonano, quando le imbarcazioni a bordo delle quali si trovano sono in difficolta’. Per molti il suo numero di telefono, inciso sulle stive delle carrette del mare o sulle mura delle carceri in Libia, e’ stato l’appiglio estremo. Oggi, da quanto si apprende dalle ricostruzioni giornalistiche, e’ indagato proprio per aver dato ascolto a questi appelli. Ribadisco la forte gratitudine per la sua opera salvavita, svolta in collaborazione e coordinamento con la Guardia costiera italiana e maltese, l’Unhcr e altre associazioni”. Lo dichiara Milena Santerini, deputata della Camera (gruppo parlamentare ‘Democrazia Solidale-CD’) e presidente dell’Alleanza contro l’intolleranza e il razzismo del Consiglio d’Europa. Per Santerini siamo di fronte a “uno stravolgimento dei valori”. “Fino a pochi mesi fa – dice – il sacerdote era un autorevole candidato al Premio Nobel per la Pace, per le stesse ragioni oggi e’ sotto accusa perche’ colpevole di quel ‘reato umanitario’ che si sta diffondendo nella nostra societa’. Lo vediamo nella caccia alle streghe contro chi salva vite umane nel Mediterraneo”. Continua la deputata: “Il dibattito sui migranti di questi giorni produce un effetto straniante, rischia di far smarrire l’opinione pubblica su una questione molto seria a drammatica: il salvataggio di migliaia di vite in mare. Piuttosto si parli delle soluzioni, che ci sono, di reale contrasto alle vie di ingresso illegali: dobbiamo favorire i corridoi umanitari e rivedere la legge sull’immigrazione, riaprendo ai ricongiungimenti familiari, rilanciando il tema della sponsorship e dei flussi per lavoro”. (ANSA). CP 10-AGO-17 11:12