Kobane e Aleppo come Srebrenica? Un appello
E’ in corso un attacco da parte dell’Isis , forse l’ultimo, alla città siriana di Kobane, al confine con la Turchia, in cui rischiano di morire migliaia di civili, di cui molti anziani.
L’Isis continua ad avanzare nonostante i bombardamenti americani ed ha occupato ormai quasi la metà della città, difesa solo dalle milizie curde. Tra dieci anni dovremo dire che questo ennesimo massacro si è svolto sotto i nostri occhi senza che avessimo fatto nulla per evitarlo, esattamente come è accaduto a Srebrenica.
L’inviato speciale dell’Onu per la Siria, Staffan de Mistura ha paragonato Kobane a Srebrenica, l’enclave musulmana in Bosnia dove si svolse un terribile genocidio nel 1995 nell’inerzia generale. Anche Matteo Renzi lo ha ricordato a proposito del dovere dell’Occidente di non restare inerte. Non vogliamo dover dire troppo tardi: dove eravamo mentre morivano? Perché l’Europa dei diritti umani non si è mossa davanti all’ennesimo genocidio?
Non si può restare a guardare senza intervenire mentre un’intera città rischia di soccombere sotto i nostri occhi. Le frontiere sono chiuse dalla Turchia e nemmeno a quei curdi che vorrebbero andare ad aiutare i loro fratelli è possibile portare soccorso. La situazione rischia di precipitare e ogni intervento é bloccato da veti incrociati.
Kobane oggi è un simbolo, come Aleppo città della convivenza multiculturale assediata e che cadrà sicuramente se non si agisce subito. Un appello è stato lanciato da tempo da Andrea Riccardi, firmato da molti parlamentari.
Chiediamo che l’Italia faccia tutto il possibile per salvare le persone intrappolate nelle città di Kobane e Aleppo. Si insista con la Turchia perché apra la frontiera, si trovi il modo di salvare quelle vite in pericolo di morte.
Che l’Italia sia il simbolo, per una volta, non dell’indifferenza impotente del mondo ma della volontà di difendere i civili innocenti.
Demo.s – Democrazia solidale
Mario Giro
Lorenzo Dellai
Milena Santerini
Lucio Romano
Mario Marazziti
Andrea Olivero
Gaetano Piepoli
Fucsia Nissoli
Mario Sberna
Gianluigi Gigli
Federico Fauttilli