Scuola: accoglienza per alunni adottati 

Scuola: accoglienza per alunni adottati 

(ANSA) – ROMA, 2 FEB – Il diritto allo studio degli alunni adottati “va riaffermato creando una cultura dell’accoglienza a scuola, dalla Lingua 2 al rispetto della loro storia”. Lo ha detto la deputata del gruppo parlamentare “Democrazia Solidale-Centro Democratico” Milena Santerini, Presidente dell’Alleanza parlamentare del Consiglio d’Europa contro l’intolleranza e il razzismo, nel corso del convegno alla Camera sulle ‘Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati’ da lei organizzato.

“Le linee di indirizzo che oggi presentiamo sono frutto – ha aggiunto – di una collaborazione tra Miur, Commissione Adozioni, Enti autorizzati e associazioni familiari che costituisce un modello importante specie in un momento di crisi sociale”.

(ANSA).

Un bambino per tutti

Un bambino per tutti

Affermare il diritto di un bambino a restare nella famiglia a cui è stato affidato, se nel frattempo è divenuto adottabile appare oggi ragionevole e umano. Ma non sempre è stato così. Ci sono bambini affidati ad altri, perché i loro genitori non sono in grado di provvedere a loro, per tanti motivi; la legge prevede che possano rientrare a casa se nel frattempo la famiglia di origine si è consolidata. Oppure, se si ritiene che non possa più vivere coi genitori naturali, viene dato in adozione. Niente di più facile, si penserà, che resti nella famiglia che lo ha accolto per anni e dove è cresciuto. Perché recidere anche questo legame e creare una “terza” famiglia? Un minore ha bisogno di sicurezza, e continuità negli affetti. Anche io ho presentato una proposta di legge in questo senso, molto semplice, che si affianca ad altre e che approviamo alla Camera: se ci sono le condizioni, può restare a casa sua, dai genitori affidatari, una volta divenuto adottabile.Finora non è stato così, per scoraggiare l’idea che si possa prendere in affidamento un bambino eludendo la legge che vuole che sia temporaneo. Questo approccio è stato importante e va mantenuto, ma non va ideologizzato. In realtà, gli affidatari sanno di rischiare una separazione se i genitori biologici si rivelano, dopo un periodo di tempo, di nuovo capaci di prendersene cura. Ma una volta che debba andare definitivamente in adozione, perché non a loro? E’ questo il senso anche della battaglia che hanno fatto in questi anni l’Anfaa e l’Associazione La Gabbianella. Scrive Carla Forcolin, che parla di una sorta del “diritto di prelazione” della coppia con cui il bambino vive: “L’affidamento non sarà l’anticamera dell’adozione, se i tribunali e i servizi sociali funzioneranno in modo corretto” e aggiunge a proposito del DDL in discussione al Senato “ Questo è il vero senso della legge: dare continuità di affetti a minori che rischiano di essere trattati come pacchi”.

Vi ricordate il caso Serena Cruz, la bambina filippina la cui adozione da parte di genitori piemontesi non era regolare. Fu tolta e data in adozione a un’altra famiglia. Ma aveva quasi 4 anni, e per lei erano loro i genitori. Natalia Ginzburg scrisse che, per proteggere gli altri bambini che avrebbero potuto essere danneggiati, si sacrificò Serena. Possibile non si trovi un modo di tutelare tutti i bambini senza far del male ad una? Perché uno per tutti?

La continuità affettiva è un criterio fondamentale per decidere in casi che si annunciano sempre più complicati, specie nelle situazioni di fecondazione eterologa e così via. La madre è colei che partorisce, dice la legge. Ma questa affermazione sta diventando sempre più ambigua. In tanti casi i bambini nascono da una madre ma vengono fatti crescere da un’altra coppia. E diventa sempre più difficile trovare il bandolo.

Nel caso dei gemelli dell’ospedale Pertini di Roma, le cui provette sono state scambiate, il giudice ha deciso che la “vera” madre sia quella che ha partorito i bambini, anche se dal punto di vista genetico sono biologicamente di un’altra coppia. In questo caso si è privilegiato il legame, la relazione, i 9 mesi passati con un bimbo (o due) in grembo e quindi si riconosce che il bene (o il male minore) del bambino sia di non interrompere questo vero cordone, fisico o affettivo che sia.

C’è il caso delle coppie che utilizzano madri surrogate all’estero, uno dei più grandi soprusi e sfruttamento che si può fare a una donna. In questo caso non si tiene conto del fatto che per 9 mesi quel bambino/a ha avuto una madre.

Il miglior interesse del minore è un concetto relativo. A seconda del contesto e della situazione può significare una cosa diversa. La continuità affettiva è un criterio guida che mi pare fondamentale se partiamo effettivamente dagli interessi dei più piccoli. Ci vuole sempre un adulto, un giudice che decida qual è in quel determinato caso l’interesse per quel bambino/a. Speriamo che questo adulto sia saggio.

Adozioni:  riconosciuto ruolo genitori affidatari

Adozioni:  riconosciuto ruolo genitori affidatari

(ANSA) – ROMA, 14 OTT – “Con l’approvazione in via definitiva della legge sul diritto alla continuita’ affettiva dei bambini e delle bambine in affido familiare viene finalmente viene riconosciuto il ruolo importante dei genitori affidatari nella vita dei bambini preservando il legame unico che si stabilisce tra loro quando divengono, nel tempo, adottabili. E’ una battaglia che abbiamo condotto in Parlamento anche grazie alle associazioni come Anfaa, Papa Giovanni XXIII e La Gabbianella. Con questa norma, attesa da molti anni e da noi sollecitata con una specifica proposta di legge, si permette piu’ facilmente di trasformare l’affido in adozione rispettando i requisiti della coppia secondo la legge attuale. Crediamo molto nel mantenimento dei legami, e nel ruolo importante dei genitori affidatari anche quando si tratti di adozione da parte di una terza famiglia. I figli non sono nostri, perche’ non sono un possesso degli adulti, e per rispettare il loro diritto si deve agire nel loro superiore interesse, caso per caso, come sara’ con questa legge”. Lo afferma la deputata Milena Santerini, del gruppo ‘Per l’Italia-Centro Democratico’, a proposito dell’approvazione del ddl che istituisce il diritto alla continuita’ affettiva dei bambini e delle bambine in affido familiare. (ANSA).

MINORI: SANTERINI,SU ADOZIONI INTERNAZIONALI AZIONI PUNTUALI

MINORI: SANTERINI,SU ADOZIONI INTERNAZIONALI AZIONI PUNTUALI

(ANSA) – ROMA, 15 LUG – “Non chiediamo una riforma delle adozioni, ma azioni puntuali e precise che possano semplificare e facilitare la scelta di dare una famiglia a un bambino nato altrove. Con la mia mozione, che ha determinato un sensibile cambio di rotta rispetto agli obiettivi delle altre proposte,vogliamo contribuire a rendere concretamente realizzabili le adozioni dei bambini che sono effettivamente abbandonati. Ci auguriamo che si arrivi a un documento unitario, per riaffermare con piu’ forza la validita’ del sistema delle adozioni in Italia, per certi aspetti un modello a livello internazionale, anche per quanto riguarda la preparazione delle coppie”. Lo dichiara la deputata Milena Santerini, capogruppo PI in commissione Cultura, a proposito delle mozioni in materia di adozioni internazionali all’esame della Camera.

“Ci prefiggiamo di intervenire su alcuni punti critici – spiega Santerini -: potenziamento della Commissione adozioni,finanziamento della cooperazione con l’estero per adempiere al principio di sussidiarieta’, poiche’ non possiamo solo occuparci dei bambini che vengono ma anche di quelli che rimangono,aumento dei congedi parentali. Il ruolo dei servizi sociali territoriali, dei tribunali per i minorenni e quello della Commissione per le adozioni resta irrinunciabile, perche’ il carattere pubblico di questi soggetti garantisce imparzialita’ di giudizio, professionalita’ nella valutazione delle coppie e tutela dell’interesse del bambino. Ecco perche’ sosteniamo che questa Commissione debba essere messa in condizione di operare efficacemente dal punto di vista delle risorse economiche e professionali e questo e’ uno degli obiettivi principali della mozione”.(ANSA).

Trovate qui il testo della mia mozione (la prima) insieme alle altre mozioni in materia di adozioni internazionali.

MINORI: SANTERINI, SU ADOZIONI INTERNAZIONALI AZIONI PUNTUALI

MINORI: SANTERINI, SU ADOZIONI INTERNAZIONALI AZIONI PUNTUALI

adozioni(ANSA) – ROMA, 15 LUG – “Non chiediamo una riforma delle adozioni, ma azioni puntuali e precise che possano semplificare e facilitare la scelta di dare una famiglia a un bambino nato altrove. Con la mia mozione, che ha determinato un sensibile cambio di rotta rispetto agli obiettivi delle altre proposte,vogliamo contribuire a rendere concretamente realizzabili le adozioni dei bambini che sono effettivamente abbandonati. Ci auguriamo che si arrivi a un documento unitario, per riaffermare con piu’ forza la validita’ del sistema delle adozioni in Italia, per certi aspetti un modello a livello internazionale, anche per quanto riguarda la preparazione delle coppie”. Lo dichiara la deputata Milena Santerini, capogruppo PI in commissione Cultura, a proposito delle mozioni in materia di adozioni internazionali all’esame della Camera.

“Ci prefiggiamo di intervenire su alcuni punti critici – spiega Santerini -: potenziamento della Commissione adozioni,finanziamento della cooperazione con l’estero per adempiere al principio di sussidiarieta’, poiche’ non possiamo solo occuparci dei bambini che vengono ma anche di quelli che rimangono,aumento dei congedi parentali. Il ruolo dei servizi sociali territoriali, dei tribunali per i minorenni e quello della Commissione per le adozioni resta irrinunciabile, perche’ il carattere pubblico di questi soggetti garantisce imparzialita’ di giudizio, professionalita’ nella valutazione delle coppie e tutela dell’interesse del bambino. Ecco perche’ sosteniamo che questa Commissione debba essere messa in condizione di operare efficacemente dal punto di vista delle risorse economiche e professionali e questo e’ uno degli obiettivi principali della mozione”.(ANSA).

Trovate qui il testo della mia mozione (la prima) insieme alle altre mozioni in materia di adozioni internazionali.