Perchè sto con Mattarella

Perchè sto con Mattarella

Condivido la ferma risposta del Presidente Mattarella all’imposizione di un Ministro anti-euro da parte di Salvini. Sono fiera di un Presidente che difende il paese da un rischio enorme: l’allarme dei mercati, l’aumento dello spread, la possibilità di attacchi speculativi. La gente comune, lontana dai meccanismi finanziari, non crede a questi pericoli “lontani” e invece sta rischiando molto concretamente i propri risparmi.
Ma la Lega voleva veramente uscire dall’euro? Si, no, si, no… voleva minacciare ma non realizzarlo veramente? O come ha scritto Savona, il ministro rifiutato, bisogna “far finta” di voler uscire dall’Europa per ottenere condizioni migliori dagli altri paesi membri?
Questo modo di far politica rispecchia bene il modo furbetto e ambiguo dei populisti. Si fa ma non si dice.. si minaccia però no.. si manda il messaggio agli italiani che si farà una politica muscolare a Bruxelles ma allo stesso tempo si fa marcia indietro. Mi pare un modo vergognoso di tenere un doppio registro che crea davvero un effetto di continue menzogne dove le parole non corrispondono (PER ORA) ai fatti e la gente viene ingannata (con il suo pieno consenso, dato che strizza l’occhio e li vota proprio perché non sa se faranno sul serio). Intanto però per sfogare un pò di rabbia contro la casta stiamo bruciando miliardi. E la gente non capisce che questo va a suo danno, dei risparmi, dei servizi, degli investimenti.
Davvero in questi giorni l’alternativa è tra Europa e antiEuropa. E oggi dire antiEuropa vuol dire intrinsecamente fascismo, cioè buttare a mare il patrimonio di unità costruito nel tempo e tornare al sovranismo nazionale. Noi contro gli altri, Italia first, vuol dire una politiva violenta che distrugge la politica di cooperazione e collaborazione costruita dall’antifascismo. Oggi dire no all’Europa vuol dire tornare (anche se coprendolo con una presunta difesa dei diritti ) al nucleo duro del fascismo: affermare i propri interessi nazionali distruggendo l’unità costruita sulle macerie della guerra e della Shoah. E in particolare per i cattolici democratici questa dovrebbe essere la prima sfida.
Mattarella ha detto no proprio a questa politica (è il caso di dirlo di “bassa Lega”) perché non ha accettato il fascismo strisciante, nascosto nell’ambiguita di criticare l’Europa senza voler dire apertamente di volerla lasciare.
Calcoli di opportunità politica oggi costringono Lega e 5 stelle a non poter dire che si vuole lasciare l’Unione. Gli italiani si spaventerebbero e non sarebbero d’accordo. Però vogliono arrivarci per grado, in modo strisciante, cominciando con un ministro critico, opponendosi agli altri Stati, unendosi al blocco di Visegrad all’est nell’escludere gli immigrati.. insomma Salvini pretendeva di fare una politica antieuropea senza dirlo.
L’effetto di questa falsità politica è devastante. Lo stesso accade con gli ammiccamenti a politiche autoritarie e all’avvicinamento ai paesi dell’est dove è a rischio la democrazia. Ci si proclama democratici ma si guarda a Putin e all’Ungheria; si minimizzano i pericoli di fascismo ma intanto si contagia il paese con il veleno dell’immagine dell’uomo forte. Col tempo, gli italiani si abituerebbero purtroppo a questo tipo di scelte alla Trump che man mano ci allontanerebbero dalla pace e dalla collaborazione che sono la base dello sviluppo dei popoli.
Salvini gettando la maschera sembra dire “io non sono fascista, però..”. Il fascismo resta un tabù per la maggior parte degli italiani. Ma molti non si accorgono che hanno votato per chi farà politiche di tipo fascista (sovraniste, razziste, antieuropee) senza dirlo del tutto. Ci si abituerà a tutto, come quelli che dicono “io non razzista, però”. Il razzismo e il fascismo restano tabù ma intanto si esclude, si divide, si impone. Piano piano si ottengono gli stessi effetti, ma senza dirlo apertamente.
Ha fatto bene il Presidente Mattarella a dire no.