Roma, 23 feb. (LaPresse) – “I rimpatri dei detenuti stranieri sono trasferimenti concordati, non espulsioni di massa. La Convenzione del Consiglio d’Europa del 1983 resta lo strumento giuridico ed umanitario migliore, perché prevede il rimpatrio caso per caso, solo se frutto di una scelta volontaria del detenuto e solo se il rispetto dei diritti umani nel Paese d’origine è davvero garantito. Non ci uniamo al coro di chi vorrebbe far credere che un tema così complesso e delicato si risolva in nome del sovraffollamento carcerario e tantomeno nella prevenzione o nel contrasto del radicalismo di matrice islamista. Piuttosto, occorre urgentemete dare poteri concreti ed effettivi ai Garanti dei detenuti”. Lo ha detto la deputata Milena Santerini del gruppo parlamentare ‘Democrazia Solidale-Centro Democratico’ alla Camera a proposito delle mozioni per agevolare il trasferimento di detenuti stranieri nei Paesi d’origine.
