Mi indigna il dibattito su Greta e Vanessa, le volontarie rapite e rilasciate in Siria. Si sente parlare di giovani sprovvedute, di missioni spericolate che hanno messo in pericolo la loro vita e indirettamente hanno danneggiato l’Italia. Soprattutto, si difende il portafoglio e si imputa all’imprudenza il pagamento di un non verificato riscatto. Mi pare inutile ribadire che la vita umana non ha prezzo, posto che si confermi che veramente un riscatto è stato pagato. Superfluo aggiungere che le dicerie e gli insulti sentiti in questi giorni contro due giovani donne sono particolarmente odiosi.
L’attacco, come spesso accade, è fatto alla gratuità del loro intervento. Il volontariato spesso è mitizzato, ma appena possibile è svilito. Se invece fossero andate per lavoro forse nessuno avrebbe obiettato. Due ragazze partono perché ritengono intollerabile restare in silenzio e inerti rispetto alla guerra alle porte dell’Europa. Vanno per cooperare con una popolazione stremata, a sostenere i più deboli, tra cui i bambini. Sono il volto migliore del nostro paese, giovani che decidono di partire perché in Siria e Iraq si muore.
Vengono accolte in Italia da una velata disapprovazione, dalla presentazione del conto, da strumentalizzazioni politiche (si attacca loro per attaccare il Governo) e non ultimo, essendo donne, dal sospetto di essere complici dei carcerieri.
Mi ha colpito la testimonianza su ” Famiglia Cristiana ” di un medico di Milano, Rosanna Vitale, che descrive in tutt’altri termini la preparazione della loro missione. http://bit.ly/1xCZPcj
Tutti quelli che partono per paesi pericolosi sono tenuti al dovere della prudenza e della responsabilità. Molti, come la Comunità di S.Egidio quando media per la pace nei paesi in guerra o combatte l’AIDS, scelgono però di partire per essere vicini a chi soffre. Rischiano i medici che combattono Ebola. Lo fanno tutti i volontari che in silenzio condividono il dolore della fame, della miseria o della guerra. Lo ha fatto Annalena Tonelli in Somalia, e innumerevoli martiri del ‘900. La mia solidarietà va a Greta, Vanessa e a tutti loro.