Giorni non facili alla Camera

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Giorni non facili alla Camera. Il nostro gruppo Per l’Italia- Centro democratico ha incontrato il presidente Renzi la sera del 13 febbraio, al momento in cui si stavano chiudendo le votazioni sulla riforma del Bicameralismo.
Si è parlato con Renzi del percorso delle riforme e si è concordato con la necessità di andare avanti nella notte, senza cedere ai ricatti dell’opposizione che aveva lasciato l’aula.
Le critiche dell’opposizione erano sul metodo (una sorta di ritorsione da parte di Forza Italia per la rottura del cosiddetto “patto del Nazareno” tra Renzi e Berlusconi); SEL, 5stelle e altri contestavano la seduta fiume che permette al Governo di tagliare le centinaia di subemendamenti con cui avrebbero ritardato l’approvazione del testo. Sul metodo, perché sul merito era più difficile. Forza Italia aveva approvato le stesse norme al Senato e in Commissione alla Camera… Quanto meno è sembrato pretestuoso dissociarsi senza che fosse successo niente di nuovo.
Ricordo che stiamo discutendo la riforma del Senato, attesa da anni. Il metodo è stato irrituale e un pò brutale, ma non è la prima volta che l’opposizione blocca le riforme all’ultimo per motivi di posizionamento politico. È stato certo deprimente votare con buona parte dell’aula vuota, senza il continuo vociare aggressivo dei grillini o le serrate contestazioni di SEL. Ma alle 3 della notte tra il 13 e 14 febbraio eravamo sollevati di essere arrivati in fondo. Il voto finale ora a marzo. E credo resterà a futura memoria la foto delle opposizioni riunite con Fratelli d’Italia, Forza Italia, Sel e 5 stelle… poco di cui glorariarsi. Ora al PD di ricucire, altrimenti al Senato il percorso futuro sarà troppo accidentato ma soprattutto perché solo col dialogo vero si risolvono i problemi.
Comunque, con Renzi abbiamo parlato anche dei passi futuri, e gli ho ricordato la riforma della cittadinanza per i figli degli immigrati, dobbiamo farcela entro l’estate!