SCUOLA: BOLDRINI, DISPERSIONE DRAMMATICA, SERVE STRATEGIA COMMISSIONE CULTURA, ARRIVARE A 10% ENTRO 2020

(ANSA) – ROMA, 27 NOV – “Il dato piu’ prudente sulla dispersione scolastica e’ attorno al 17% e di per se’ e’ un dato drammatico. Quello che bisogna fare e’ mettere in atto una strategia per contrastare” il fenomeno. “Bisogna lavorare sulle cause della dispersione. Non e’ accettabile in una democrazia come la nostra che oltre il 17% dei giovani abbandonino il ciclo scolastico”. Lo ha affermato il presidente della Camera, Laura Boldrini, durante la presentazione, oggi a Montecitorio, di una proposta di strategia contro la dispersione scolastica elaborata dalla Commissione Cultura e Istruzione. L’obiettivo della strategia, ha spiegato Milena Santerini, capogruppo di Per l’Italia in Commissione, e’ portare la dispersione scolastica in Italia a quota 10% entro il 2020. Occorrono quindi, tra le altre cose “anagrafi integrate per acquisire dati certi” sulla situazione, strategie preventive gia’ dall’infanzia con ad esempio l’incremento di accesso agli asili nido; riordinare i cicli (con un’eventuale sperimentazione di un riordino del ciclo della secondaria di 4 anni), migliorare l’orientamento e valorizzare l’istruzione tecnica. Contro la dispersione, ha osservato il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, occorre comunque “un intervento complessivo. La buona scuola e’ una risposta alla dispersione”, anche perche’ prevede, tra le altre cose, “le scuole aperte, una didattica flessibile e multidisciplinare e docenti stabili”. L’analisi della Commissione ricorda che in media il 17,6% degli studenti abbandona la scuola, con “differenze significative tra le regioni. Si passa dal 12,8% di Friuli-Venezia Giulia, Lazio e Abruzzo al 25,8% della Sardegna, al 25% della Sicilia al 21,8% della Campania”. “L’abbandono scolastico – ha concluso Boldrini – rappresenta anche un costo per la collettivita’: secondo una recente indagine promossa da WeWorld Intervita, insieme alla Associazione Bruno Trentin e alla Fondazione Giovanni Agnelli, l’azzeramento della dispersione scolastica potrebbe avere un impatto sul PIL compreso tra l’1,4% e il 6,8%. Si tratta di un’incidenza molto significativa, che ci da’ la misura di come questo fenomeno gravi cosi’ pesantemente sull’economia e la crescita del nostro Paese”.(ANSA).

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