IL NON PROFIT PER IL LAVORO: EMENDAMENTO AL JOBS ACT.

La Commissione Lavoro della Camera ha accolto  l’emendamento,che mi vede prima firmataria, del Gruppo Per l’Italia che valorizza nel jobs act, come criterio direttivo, la sinergia con il terzo settore e gli operatori dell’istruzione. Ci sembra un risultato positivo che supera la tradizionale dicotomia tra pubblico e privato, indicando la via di un maggiore coordinamento tra l’ambito produttivo e le forze vive del sociale.

Infatti, sarebbe anacronistico potenziare il volontariato, l’associazionismo, l’impresa sociale e il Terzo settore in genere, come un mondo a parte. Il No profit non è un ambito separato da sostenere in modo assistenziale ma un modo, un approccio, cioè quello solidale, con cui affrontare anche la disoccupazione.

Notiamo però che non sono stati approvati emendamenti altrettanto importanti che inserivano nella Delega lavoro il tema della povertà, troppo trascurato. Chiedevamo di mettere a sistema la lotta contro la povertà attraverso progetti di sostegno al reddito condizionato a politiche attive del lavoro, utilizzando anche il Fondo Sociale Europeo. Un’occasione persa, che chiediamo al Governo di ripensare accogliendo le nostre proposte di sperimentazione di nuove forme di sostegno al reddito.